ExtraPedestri! Lasciati conquistare dalla mobilità aliena.
È un percorso per promuovere il diritto di tutti a muoversi in sicurezza e piena autonomia all’interno delle città. Ciò grazie alla sperimentazione di piccole soluzioni spaziali che incentivino e agevolino l’esercizio di questo diritto.
Il progetto ha messo al centro le esigenze e i desideri di categorie di abitanti che hanno più difficoltà a spostarsi e sostare negli spazi urbani (persone con disabilità, anziani, ciclisti, bambini). L’obiettivo è di coinvolgere e avere ricadute positive sull’intera popolazione. Perché una città che permette anche ai suoi cittadini più deboli di esercitare i propri diritti urbani è una città più vivibile per tutti.
La campagna di comunicazione urbana
Cornice e fulcro del progetto, al suo interno hanno trovato posto, rafforzandosi a vicenda, tutti gli interventi messi in atto.
Attraverso l’utilizzo degli strumenti del guerrilla marketing e del marketing esperienziale abbiamo raccontato le azioni previste dal progetto come una progressiva invasione. Quest’ultima messa in atto da uno sgangherato equipaggio di alieni: gli extrapedestri. Erano animati da un unico scopo: far capire ai sassaresi che esistono altre forme di mobilità che possono convivere con l’utilizzo dell’automobile. Dopo aver disseminato le strade di misteriosi segni e aver trovato i primi alleati in gruppi e associazioni già attive sul tema dei diritti urbani e sul diritto alla mobilità, gli extrapedestri sono atterrati in città. Hanno costruito passeggiate critiche, flashmob, giornate di studio, campagne social, puntualmente documentate nel blog Extrapedestri. L’obiettivo era far riflettere sulla necessità di ripensare gli spazi urbani e la mobilità per venire incontro alle esigenze di tutti gli abitanti.
Gli interventi pilota:
l’invasione è culminata con gli interventi pilota realizzati in due quartieri caratterizzati da elementi che ostacolano la libertà e autonomia di movimento di molti abitanti. Il primo nel quartiere di Monte Rosello (traffico e velocità delle auto) e il secondo nel rione storico di San Donato (consumo di suolo pubblico da parte delle auto in sosta).
- Monte Rosello:
nel primo caso il tratto di strada di fronte alla scuola primaria del quartiere è stato interessato da trasformazioni che aumentassero la sicurezza dei pedoni. Trasformazioni realizzate attraverso l’uso del colore, l’allargamento del marciapiede e l’inserimento di elementi dissuasori.
- San Donato:
nel secondo caso, invece, al termine di un workshop al quale hanno partecipato studenti di architettura e semplici abitanti, si è data una dimostrazione pratica. Abbiamo liberato pochi mq dalle automobili in sosta e dimostrato come siano potuti diventare spazio pubblico a vantaggio di tutta la comunità.