Nessuno conosce un quartiere bene come chi lo abita, ma ogni abitante lo conosce in modo diverso. Perché diversi sono gli occhi con i quali lo guarda, diversi i luoghi che quotidianamente frequenta e le attività che vi svolge, diversi i suoi interessi e diverse le modalità di muoversi negli spazi e “funzionare” in rapporto a essi. Se chiedi ad un abitante di mostrarti gli angoli più significativi del suo quartiere e della sua città sicuramente emergeranno mappe e itinerari molto diversi. Ciò soprattutto se le persone coinvolte sono per età, provenienza e condizione molto diverse.
E se chiedessimo a un bambino di mostrarci il suo quartiere e la sua città, in quali luoghi ci porterebbe? Quali itinerari di visita creerebbe?
Il laboratorio:
della durata di 30 ore, a partire da queste domande, si pone l’obiettivo di realizzare itinerari di visita pensati dai bambini per far scoprire attraverso i 5 sensi le bellezze della loro città ad altri bambini (e, perché no, anche agli adulti). Gli itinerari ideati in classe – a partire dal riconoscimento e dalla valorizzazione del ruolo dei bambini nella promozione di un’immagine positiva della città e del quartiere – sono utilizzati per costruire una singolare guida turistica. Questa è composta da tante piccole cartoline virtuali che, attraverso la combinazione di linguaggi e strumenti diversi (storytelling, video, fotografie, disegni, mappe georeferenziate e non) restituiscano lo sguardo dei più piccoli sui luoghi della loro città.
Il laboratorio è pensato per le scuole primarie. In considerazione dell’età degli studenti, le attività proposte e le tecnologie utilizzate, sono presentate all’interno di una cornice ludica. Ciò consente ai bambini di entrare in relazione con esse in modo semplice e intuitivo. Sfruttando le potenzialità della narrazione, nella prima parte del laboratorio i bambini saranno posti di fronte ad una strana valigia (materializzatasi chissà come all’interno della scuola). Questa conterrà oggetti, foto, mappe, suoni, descrizioni e messaggi cifrati provenienti da una misteriosa città.
Interrogandosi sul suo contenuto, la classe sarà stimolata a immaginare e a scoprire luoghi e percorsi fantastici. Dovrà, inoltre, dare un volto sempre più definito e preciso agli abitanti della città, con i quali, grazie a uno stratagemma ludico, potrà costruire una relazione sempre più stretta.
Dopo aver risolto gli enigmi e i messaggi cifrati custoditi all’interno della valigia, la classe riceverà l’indirizzo per accedere a un sito web. Nelle sue pagine il contenuto della valigia (fino a quel momento tangibile), acquisterà nella sua nuova forma “virtuale”, maggiore forza ed efficacia. Fornirà al contempo dei modelli che i bambini potranno seguire. Infatti, nella seconda parte del laboratorio, saranno invitati a ricambiare il gesto. Dovranno “chiudere in valigia” i luoghi che amano e che frequentano, per farli conoscere agli abitanti dell’altra città.